lunedì 14 settembre 2009

23) L'antico custode
















Luminoso, quadrato spazio circolare.
Immobile. I suoi abitanti gli odori.
Confuse nel silenzio, senza colori,
piegate e sole, tre macchie nere.

L'orchidea è stanca. Dov'è il mare?
Bambino, giovane, soldato, anziana donna,
dal volto segnato. Voci, silenziose.
Prorompente sguardo fiero di esser stato.

Penetrante, sei il profumo della fine,
il silenzio è del tempo testimone.
Ormai infinito, soffocante.
Della vita sei l'odore, nella mente.

L'erba, dal temporale estivo, vestita.
Passioni, sogni, desideri, paure, incubi,
menta e aceto, invidie e frutta fresca, cannella.
Acre, fresca la terra bagnata dalla pioggia.

La prima carezza, suo figlio appena nato,
poi il caldo ventre del suo primo amore.
Ogni volta la prima volta. Amore vissuto,
sognato, tradito, annullato dal tempo. La pelle.

Sudore, colori scintillanti, una goccia,
mistero, il tempo e l'oblio, un'anima sola.
Tutto tace, tutto è fermo. Orchidea rosa,
nella mia aria affonda la sua tagliente lama.

E di fango si sporca il mio fiato.

M.S.
© copyright2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da FACEBOOK
Marianna Micheluzzi
ha commentato la tua nota "L'antico custode":

Favolosa l'immagine a corredo delle "anime pezzentelle" delle Fontanelle.
Mi ha trasmesso un brivido, perché me ne parlava sempre mia madre che da giovane andava a visitarle.
Io no, non ci sono mai stata.
Ora però andiamo alla tua poesia.
M' investe subito sempre, di primo acchitto, questa concretezza narrativa resa attraverso un'abbondanza di nomi.E mi piace molto.
E' un po' come se il poeta dicesse:"Ascoltami, stai attento a quel che ti dico.. non distrarti....è cosa vera!".
Lo conferma l'uso dei pochi verbi, tra l'altro, tutti al presente indicativo,modo della certezza.
I protagonisti della storia sono stati un tempo, è vero, ma continuano ad essere nel ricordo di chi considera il tempo comel'eternità, cioè un tempo senza stacchi, l'eterno presente insomma.
E chi se non la Poesia può operare nella quotidianità questa splendida magia?
E' dunque il Poeta il vero prestigiatore nella Storia delle civiltà.
Grazie.