domenica 13 settembre 2009

18) Senza senso















Distante, tra profumati gigli, inaccesibile
giardino d'inverno. Parole mute
sfioravano la pelle. Brivido.
Una certezza, tregua, non è niente.

Freddo dal Nord. Vento che fischia,
labirinto senza pudore. Vertiginoso
vuoto, burrone senza fine, ingoia
pantere affamate di carne.

Forma, profumo di vaniglia, intuizione.
La mano scivola. Schiena, vellutata
pelle, nascosta dall'alito del pensiero.
Il ghiaccio fonde, il sangue pulsa.

Negli occhi universi di ragioni,
risucchiati dal vortice di passione.
La mano sfiora il corpo. Debole,
sfocata immagine dal sogno, sorge.

Luce senza colori.
M.S.
© copyright2009


Nessun commento: