lunedì 16 novembre 2009

Urlo.




















Urlo.

Ventiquattro porte. Combinazioni rare
si aprono per poi rinchiudersi. Serpenti,
fantasmi, ricordi, incubi. O solo pietre?
Farfalla, mia, bianca, dietro le porte voli.

Cieca, danzi, volteggi e canti, nella mia
testa. Ti avvicini e dalla bocca, il ghigno!
Lama tagliente, confonde cuore e mente,
fascio di luce, stridente di dolore. E' il mio
urlo!

M.S.
© copyright2009

mercoledì 11 novembre 2009

Amore nuovo
















AMORE NUOVO


Il fiume scorreva nel silenzio. Infiniti i suoi sogni.
Dolce il movimento delle dieci dita. E dalle mani
nasceva forma. Era pietra levigata. Ma… silenzio!
Lacrime di notte, e nella bocca annegavano parole.

Notti insonni, tremore, cercava nella mente il dove,
il perché. Lentamente, inesorabilmente, il nulla. Lo
divorava. Le Mani e la fronte bagnata. Andava, solo,
sul nastro infinito, grigio, e di fianco il mare. E lei?

L’Urlo! Violenta tempesta, fulmini squarciano il buio
di fuori e dentro la sua anima. La felicità è in fiamme.
Una voragine sotto i suoi piedi, corpo, mente, e cuore
sprofondano nel passato. Giornate e notti di assenze.

Carne dolente cerca il futuro, gridando l’ amore, urla
farfalla. Era una coppia, di ali spezzate, il suo animo,
ormai, una gelida presenza della sua vita. Occhi lontani,
Sguardi di ghiaccio. Vendetta, nell’anima, il sentimento.

Voleva volare felice nell’alto, dall’alto soffrire senza lui.
La belva, spietata, si impossessò dell’anima. Ora è solo!
Ma passerà, il tempo tornerà ad illuminare il vortice nero,
sulle sue labbra, di rosso vermiglio pulserà, amore nuovo.

M.S.
© copyright2009

domenica 8 novembre 2009

La dama della luce.
































La dama della luce.

Sogno, pensiero o incubo? Fiore che partorisci la luce.
Un'austera dama sulla preziosa scacchiera. Unico faro.
Sei il centro, sole, albore, illumini la mia notte, riscaldi.
Ho spostato l'ombra della torre dal tuo cammino. Nera.
era sempre con te, deforme, era bianca e vestita di me.

Serpenti e soldati affollavano le mie notti, senza di te,
divoratori di false ambiguità. Tra le maschere bianche
vago nel silenzioso deserto di specchi infranti. I riflessi
si annullano. Tante immagini, cristalli, crisalidi bianche,
farfalle. Un antico suono, un'eco lontana, è nella mente.

Un urlo silenzioso, dal profondo, è un canto sussurrato
che accarezza il mio cuore nell'antico gioco dell'amore.
I pezzi si confondono. Bianco, dolce sapore agro, nero.
Sabbia rovente, dove sdraio i miei pensieri? Sei l'onda
fantasma, luce, presenza fautrice della mia vita oscura.

Tu, dama elegante, centro della scacchiera luminosa,
io sono la tua torre, riparo, isola nell'oceano, son qua!
Fiore della luce mia. Tu! memoria della vita che verrà,
luce della mia luce, che rischiara il mio profondo buio.
Anima mia, tu sei là, lo so! E finché vivrò ti cercherò.

M.S.
© copyright2009

mercoledì 4 novembre 2009

Il Vuoto





















IL VUOTO

Il centro è stanco. Dai vetri appannati,
alcuni riflessi distorti di volti, già noti,
soli. La luce del giorno è spenta e fuori
c'è il silenzio, dentro rumore. La gioia
scivolando va via nelle onde del fiume.

Luci confuse non si accorgono del faro.
Indefinita sensazione, è l'abisso. Colori
smarriti nel tempo e geometrie perfette
si allineano. Piccola colomba sei bianca,
ingabbiata e stanca, urlando, scappi via.

Bruci, la tua solitudine sul palco. Legata,
da invisibili fili, anneghi nell'ignoto. Mio
è lo spazio, dove il centro sei tu. La forma
imperfetta, a me nota e sfuggente. L'odore,
tuo, assaporo quando mi libero nel profondo.

Io sogno. Lasciami accarezzare dai ricordi.
Terra dei miei fiori perché te ne vai? Lo sai
che sei me! Avvolta dal buio totale è senza
l'anima tua la mia. Nell'infinito delle parole
vago, solo per riempire. Vano appagamento
del corpo e della mente.

Il senso dov'è, quando non c'è più qualcosa
di me dentro di te? Terra, dei miei fiori, voli
verso orizzonti a te ignoti. Occhi miei, chiusi,
è un incubo? Solo il pensiero e l'aria manca.
Dalle profondità abissali mi arriva il tuo canto.
Piove. Perché?

M.S.
© copyright2009