mercoledì 4 novembre 2009

Il Vuoto





















IL VUOTO

Il centro è stanco. Dai vetri appannati,
alcuni riflessi distorti di volti, già noti,
soli. La luce del giorno è spenta e fuori
c'è il silenzio, dentro rumore. La gioia
scivolando va via nelle onde del fiume.

Luci confuse non si accorgono del faro.
Indefinita sensazione, è l'abisso. Colori
smarriti nel tempo e geometrie perfette
si allineano. Piccola colomba sei bianca,
ingabbiata e stanca, urlando, scappi via.

Bruci, la tua solitudine sul palco. Legata,
da invisibili fili, anneghi nell'ignoto. Mio
è lo spazio, dove il centro sei tu. La forma
imperfetta, a me nota e sfuggente. L'odore,
tuo, assaporo quando mi libero nel profondo.

Io sogno. Lasciami accarezzare dai ricordi.
Terra dei miei fiori perché te ne vai? Lo sai
che sei me! Avvolta dal buio totale è senza
l'anima tua la mia. Nell'infinito delle parole
vago, solo per riempire. Vano appagamento
del corpo e della mente.

Il senso dov'è, quando non c'è più qualcosa
di me dentro di te? Terra, dei miei fiori, voli
verso orizzonti a te ignoti. Occhi miei, chiusi,
è un incubo? Solo il pensiero e l'aria manca.
Dalle profondità abissali mi arriva il tuo canto.
Piove. Perché?

M.S.
© copyright2009

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