domenica 8 novembre 2009

La dama della luce.
































La dama della luce.

Sogno, pensiero o incubo? Fiore che partorisci la luce.
Un'austera dama sulla preziosa scacchiera. Unico faro.
Sei il centro, sole, albore, illumini la mia notte, riscaldi.
Ho spostato l'ombra della torre dal tuo cammino. Nera.
era sempre con te, deforme, era bianca e vestita di me.

Serpenti e soldati affollavano le mie notti, senza di te,
divoratori di false ambiguità. Tra le maschere bianche
vago nel silenzioso deserto di specchi infranti. I riflessi
si annullano. Tante immagini, cristalli, crisalidi bianche,
farfalle. Un antico suono, un'eco lontana, è nella mente.

Un urlo silenzioso, dal profondo, è un canto sussurrato
che accarezza il mio cuore nell'antico gioco dell'amore.
I pezzi si confondono. Bianco, dolce sapore agro, nero.
Sabbia rovente, dove sdraio i miei pensieri? Sei l'onda
fantasma, luce, presenza fautrice della mia vita oscura.

Tu, dama elegante, centro della scacchiera luminosa,
io sono la tua torre, riparo, isola nell'oceano, son qua!
Fiore della luce mia. Tu! memoria della vita che verrà,
luce della mia luce, che rischiara il mio profondo buio.
Anima mia, tu sei là, lo so! E finché vivrò ti cercherò.

M.S.
© copyright2009

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